I 3 Bicchieri si vestono dei coralli di Marzia Tenti
I coralli che prendono vita sulle candide pareti de I 3 Bicchieri, indossano il blu del mare di Amalfi e il giallo dello ‘sfusato’. Un nuovo allestimento curato da Marzia Tenti che è una dichiarazione d’amore per il ristorante al centro di Arezzo. Il progetto ha visto la luce nell’immediato dopo lockdown, ed è frutto di profonde riflessioni, confronti, ricerca.
“Questo allestimento è nato per esaltare l’anima di un luogo, dove per anima si intende il sentire ogni attimo come qualcosa di nuovo e meravigliosamente buono”, con queste parole la vetrinista e docente in ‘vetrinistica e visual merchandising’, Marzia Tenti, definisce il concept della nuova veste che ha creato per I 3 Bicchieri.
Un’idea che nasce dai contrasti, dal fuoco e dall’acqua, dalla passione e dal profondo, dal passato e dall’evoluzione e vede la sua concettualizzazione in un percorso espositivo che si svolge alla pareti de I 3 Bicchieri. L’installazione è composta dalla reintepretazione degli elementi vivi del mare, i coralli, spogliati del loro colore naturale e inseriti in un contesto al netto opposto di quello che lo accoglie in natura: la tela arsa da fiamma viva. Il corallo, forgiato nel legno, è blu ed è giallo, comunica il mare e la terra. È una finestra aperta sul passato e sul presente.
Dopo il lockdown Marzia ha incontrato Luigi Casotti e Teresa Amendola che sentivano di dover mettere in arte visuale la loro rivoluzione interiore. La passione per l’arte concettuale unisce da oltre tre anni i proprietari de I 3 Bicchieri con la creatività di una professionista affermata come Marzia Tenti, che cura gli allestimenti del locale interpretandone l’evoluzione e la rivoluzione nel tempo.
“Luigi e Teresa parlano la mia stessa lingua, sono attenti all’arte, alla comunicazione, all’estetica e alla coerenza del messaggio”. Marzia si pone in un ascolto creativo, attento, per cogliere il moto profondo che ha mosso lo chef e la manager, uniti nella vita e nel lavoro.
“La loro è stata una rivoluzione interiore che attendeva di essere comunicata all’esterno e aveva bisogno di un messaggio da mettere a contrasto con un menù moderno, ma che torna indietro nel tempo, sperimentando l’arte della semplicità”.
“Purtroppo o per fortuna questo lockdown, nei primi giorni ci ha spinto a riflettere, ma poi ci ha spinto ad agire. Ciò che andava bene prima ora non aveva più senso. È nata la necessità di soddisfare quello che ci chiede il mondo intorno. Chi nel Dna ha il cambiamento e la rivoluzione, ha dovuto cambiare”. È qui che entra in gioco Marzia con le sue opere.
L’installazione parte dal fuoco a livello concettuale, ispirata dall’arte contemporanea di Fontana e Castellani, dall’innovazione assoluta che si è affermata dalla metà del ‘900 in poi.
“La mia tela bruciata ha generato i coralli. Il fuoco distrugge, è passione, è volontà. Esalta Amalfi e Luigi e Teresa con la loro squadra. Fuoco e passione, sono come l’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri perché non rinnega il passato. Se siamo qui è perché abbiamo fatto un percorso, un’evoluzione. Ho voluto bruciare le tele e i segni di sporco della bruciatura sono il passato. Dalla tela bruciata nasce il corallo, che è la forza della novità”.
Ogni tela è unica, creata dalla naturalezza di un evento come il fuoco scaturito dalla fiamma di un fiammifero. “Ho volutamente lasciato lo sporco della fiamma, che come il passato deve sempre rimanere, mai essere rinnegato. La fiamma rappresenta il presente, arde in questo momento e funziona a suo modo. Ci sono momenti in cui il cambiamento deve essere effettuato. La tela è sporca nei contorni a rappresentare la forza del fuoco che lascia traccia del suo passaggio. Il concept rappresenta Luigi e Teresa, il loro lavoro. Addosso a loro ho sempre respirato la crescita, unita a una mente imprenditoriale e alla loro innata capacità comunicativa”.
L’installazione ha colto la rivoluzione del concept del locale, che si è palesata agli occhi di chi è l’anima e l’essenza de I 3 Bicchieri, Luigi e Teresa. “Marzia riesce a trasformare in arte ciò che proviamo”.
Un’attenzione particolare è rivolta da Marzia Tenti alla sostenibilità. Dagli scarti della lavorazione del legno sono nati i pannelli da sfondo al corallo. Gli splendidi colori sono eco-sotenibili ad acqua. La scelta degli elementi che compongono le installazioni è incentrata sul concetto generico del rispetto per il mare e per la materia prima.
Marzia Tenti
Marzia Tenti è un ‘Tecnico di laboratorio di analisi chimica-fisica’, un campo che ha sempre amato. Poi 25 anni fa segue i passo di sua madre, maestra in vetrinistica. Per un anno Marzia studia con sua madre che non le “fa mettere piede in un negozio”, ma mette a sua disposizione un box da allestire e riallestire fino allo sfinimento. Lanciata nel mondo del lavoro dopo un anno di studi, inizia ad andare in giro per le ‘4 vallate di Arezzo’. Dedica una settimana a vallata, entra nei negozi e propone la prima vetrina gratuita. Alcuni dei suoi attuali clienti sono tra quei primi che 25 anni fa le aprirono le loro vetrine. Lavora poi nel gruppo di biancheria intima La Perla per 3 anni. Studia e viaggia in giro per l’Europa. Marzia non lavora solo nell’ambiente fashion, ma allestisce qualunque genere merceologico, con un debole per bar e ristoranti. Insegna Vetrinistica e Visual Merchandising e tiene corsi di formazione anche in Packaging. I suoi corsi rivolti agli addetti alle vendite si svolgono da oltre 15 anni presso l’ASCOM di Arezzo.
INSTALLAZIONE
Il percorso espositivo prende il via dal logo, I 3 Bicchieri, in blu. La prima sala celebra il giallo del limone ‘sfusato’ dop di Amalfi. Segue un tripudio di blu, un colore profondo come il mare, esaltato nel nuovo menù dello chef Luigi Casotti.